"La follia è saltare sul tappeto della ragione"

venerdì 7 gennaio 2011

Quando ci dimenticheremo chi siamo
piangeremo
facendo straripare dai nostri letti
i fiumi di fango
e i nostri cuori si fermeranno
sepolti dalle sabbie mobili

Se anche allora
dovessimo ritrovarci
aggrappandoci ai nostri sogni come fossero funi
calate giù dal cielo
ricordami di tenerti la mano
è tutto ciò che mi serve per non cadere
ricordami
che siamo tutto ciò che ci serve
per rimanere

4 commenti:

Achab ha detto...

Ciao,quello che ho letto mi piace molto,complimenti alla tua mente.

G ha detto...

grazie mille achab..stanotte ho avuto l'ispirazione..pubblicherò presto altri rifiuti:)

lacrimadicrisantemo ha detto...

Mi ricorda molto un'altra poesia (o era una canzone?) che ho sentito tempo fa. Non saprei, mi pare come già udita, come se mi richiamasse alla mente qualcosa che in parte è sconosciuto e in parte mi è già familiare... ho apprezzato molto l'alliterazione che usi, quella M che si ripete continuamente a sottolineare il "noi", che nella seconda strofa si unisce ai suoni dolci delle C. Dà un'impressione amorosa, tenue, personale a l'intera lirica. Strano anche l'accoppiamento d'immagini: leggendo di fango, sabbie mobili e funi, ho avuto l'idea di una poesia tutta cosparsa di tonalità gialline. Suscitare implicitamente questo tipo di immagini ti viene bene, e devo assicurarti che non è una qualità comune a tutti. Un'altra allusione riscontrata? "Per non cadere" riporta quasi alla carta dei tarocchi della Torre.

G ha detto...

Bello il tuo riferimento alla carta dei tarocchi!Non ci avevo minimamente pensato. Quando ho scritto queste parole pensavo ad un sogno e alla voglia di non lascarsi prendere dalle paure...