Ciò che più mi ferisce
è la volgarità di questo mondo
Bulimico, turpe,incestuoso
inverencondo
su questa terra calpestata indegnamente
ciò che è vero è un sortilegio
Ogni passo che solleva la polvere.
Pensiero fluente,
voce scostante,
un turbinio di emozioni che fa nido nel mio cupo petto
Canto stonato
verso stroncato
ogni delitto m'attravesra e mi contorce
é un rigurgito di pensieri sporchi delle acque del mare.
Come può questo sangue fremere ancora sotto le lastre?
Come bocche strappate da un viso che nulla vuole più esprimere
incurante del verso
Da sola vorrei...
Nel limdo dorato sospesa
in un perduto angolo dell'universo
contemplare una luna che sorride di sbieco